Ognuno di noi è stato adolescente, quindi conosce le problematiche che possono esserci in questo periodo della vita di ogni ragazzo/a; bisogna poi, prendere in considerazione i tempi in cui si vive questa esperienza. La famiglia, le amicizie, lo stato emozionale dei ragazzi, sono fattori importanti che possono incidere sul loro sviluppo, ma soprattutto sulle relazioni e decisioni per il loro futuro.
Quanto volte ci si è sentiti dire a quell’età: “anch’io sono stato adolescente” facendo intuire che ciò che provano non è niente di nuovo, oppure un’altra frase che spesso viene detta è: “ai miei tempi si faceva così ecc. ecc.”, i ragazzi non hanno bisogno di paragoni (ne hanno già abbastanza con i loro coetanei), hanno bisogno di supporto non invasivo ma disponibile.
Gli adolescenti devono fare le loro esperienze e imparare da quelle; anche le decisioni sbagliate possono essere necessarie per imparare a valutare e decidere le loro azioni, per poi avere chiara la loro strada futura. Soprattutto hanno bisogno di genitori che si comportino come tali, ovvero che sappiano ascoltare e se richiesto consigliare. Anche solo l’ascolto con la sospensione del giudizio per loro è già sufficiente perché in questo tipo di scambio è importante il sostegno, l’essere motivati e incoraggiati.
Per tutto questo si ha bisogno di genitori disposti all’ascolto, che abbiano lavorato su se stessi, sulle loro dinamiche, sui loro blocchi emotivi che potrebbero incidere nel loro giudizio e nelle loro azioni.
Adolescenti e sessualità
Essere genitori in questa epoca non si può dire sia facile con tutti gli input che hanno oggi i ragazzi.
Hanno modelli che danno l’idea che sia tutto facile e accessibile, la vita è diventata “un mordi e fuggi” anche nelle relazioni affettive e intime. Gli adolescenti hanno esperienze sessuali già in giovane età, il sesso può essere per loro un gioco o usato come mezzo di scambio per ottenere ciò che desiderano, il corpo è mercificato, ispirandosi ai social media che fanno credere che tutto sia fattibile senza nessuna conseguenza.
Molti genitori danno accesso a queste piattaforme senza attenzione, essendo loro stessi fruitori di tali social network. Si vive una realtà virtuale, liberi da ogni inibizione, senza però capire realmente i danni che si possono creare a giovani, menti in sviluppo.
Soprattutto creano dipendenza, con il rischio di finire, oltretutto, in mano a soggetti giovani o vecchi interessati al sesso, attraverso l’utilizzo di queste nuove tecnologie.
Tutto questo può essere ovviato con l’attenzione e il giusto equilibrio. Con una ottima base di comprensione e di amore, si possono aiutare i nostri ragazzi a vivere la loro crescita con le giuste tappe ed ogni avvenimento al tempo giusto. Non ritrovandosi, così, a vivere esperienze importanti senza essere in grado di darne il giusto valore e significato. Studio, tempo libero, sport, amicizie e amore diventano fondamentali per la loro crescita se sono preparati e aperti a queste esperienze e senza le ansie e le paure che invadono i nostri adolescenti oggi giorno.
Non è utopia, un genitore aperto, sensibile e attento alle esigenze dei propri figli, è un supporto importante.
Quanto bisogno d’amore, di affetto hanno questi ragazzi e lo cercano nell’amico/a, nelle fidanzatine/ini, adolescenti come loro, che hanno anche questi le stesse problematiche. Tra i ragazzi c’è chi incarna la figura dello “splendido”, chi del “tenebroso”, chi del “saputello” e chi del “simpatico”, stessa cosa vale per le ragazze, diventano stereotipi di adolescenti visti nei telefilm o sulle piattaforme digitali. A portata di un “click” si ritrova, poi, il sesso facile, la supponenza, la prevaricazione, l’insulto facile. Guardando su queste piattaforme c’è di tutto e chi naviga può ritrovarsi in un mondo del quale si può rimanere traumatizzati o essere spinti all’imitazione per essere all’altezza di aspettative che si rivelano più grandi di loro.
Mi è capitato di conoscere adolescenti sfiduciati, derisi dai loro coetanei, isolati, lasciati soli ad affrontare questo mondo così difficile per le loro giovani vite, soprattutto vi è la mancanza del supporto dei genitori che alcune volte diventano causa del loro malessere, con le assenze, le loro sfuriate, l’insoddisfazione che trasmettono ai propri figli.
I giovani si “buttano” così sulle piattaforme digitali che li fanno diventare delle “marionette” o piccole star di un mondo inesistente che occupa gran parte della loro vita. Sono alla continua ricerca di stabilità ma nel posto sbagliato.
Oltretutto c’è un approccio, molto diffuso attraverso le tecnologie, degli adolescenti (e non solo) al sesso. Sono nate nuove terminologie che definiscono questo tipo di approccio sessuale, esempio il “sexting” che è lo scambio di materiale erotico esplicito tipo foto, video, audio, scritti, che stimolano l’interazione tra due individui; “cybersex” che sarebbe sesso virtuale con una o più persone. Questa pratica viene presa alla leggera ma può diventare una vera e propria dipendenza a tal punto da ricercare in chiunque sia disponibile una relazione virtuale.
Diventa talmente una necessità che non si riesce ad avere più rapporti al di fuori di questa piattaforma; ragazzi giovani che cercano donne mature per intrattenere con loro questo tipo di gioco erotico; ragazze che cercano uomini maturi che le facciano sentire desiderate. E’ tutto alla portata di tutti con l’idea che rimanga solo tra i partecipanti, ma non è così. Nel vivere quotidiano i ragazzi e le ragazze parlano, si scambiano informazioni e si confrontano tra loro e ciò che prima poteva restare un incontro privato non lo è più.
Ci sono siti su Telegram o altre piattaforme più libere dal sistema di controllo, dove vengono scambiate informazioni per ogni necessità, come nominativi, preferenze ecc., a portata quindi di chiunque sia interessato. Abbiamo un mondo sommerso fatto di degrado di cui nessuno di noi ne può immaginare la portata, si vive in un’inconsapevolezza che può diventare pericolosa. Dietro a questi account ci può essere chiunque sotto falsi nomi, è talmente facile accedervi che sembra un gioco o un videogioco, questo poi si ripercuote nel mondo reale dove ci si deve confrontare con persone reali, dove non è così facile conoscersi, dove gli scherzi brutali fanno male, dove tutto ciò che si vive su internet diventa l’unica cosa che attira.
Marionette, ecco questo ci porta a diventare. Più volte mi sono sentita avvicinare con il pretesto di giochi erotici e quando facevo le mie rimostranze mi sono sentita rispondere “Tanto è virtuale che male fa?”. Fa male eccome, ci si sente svilite e umiliate e quando si fa notare, eventualmente, l’età, ci si sente dire: “tanto l’età non conta”, certo che non conta perché su queste piattaforme siamo tutti inesistenti.
Si ha bisogno di ritrovare la comunicazione, il rispetto, l’interazione tra individui di ogni età.
Non so se vi è mai capitato di trovarvi con persone con cui non avete niente da dire nonostante vi siano degli interessi in comune, al punto da sentirsi distanti, isolati, vuoti.
Esagerata? No, oramai o ci si diverte in modo eccessivo con l’aiuto di droghe, alcool o giochi estremi, o si rimane in silenzio con un vuoto nell’anima. Non tutti naturalmente si trovano in queste condizioni, ma la stragrande maggioranza sì, perché tutto ciò sopra descritto sta portando i nostri adolescenti e gli adulti del futuro a tutto questo.
E’ necessario cambiare marcia, farli risentire vivi, coscienti, ma soprattutto con la voglia di provare a guardarsi intorno senza paura.
A questo servono i corsi sulla Genitorialità proposti da Summa Aurea, ad aiutare i genitori di queste nuove generazioni a capire e ad avere gli strumenti per essere, per i propri figli, un giusto equilibrio tra forza emotiva e amore, dando l’esempio di come si può vivere in armonia con il prossimo, aiutandoli senza rabbia, prevaricazione e ingiustizia. Accogliendo, dando il giusto valore, fiducia e adeguata attenzione ai nuovi e gioiosi propulsori della Nuova Era.
La Summa Aurea, oltretutto, è un importante strumento di aiuto sia per i genitori, che di conseguenza per i figli, in quanto da l’accesso alla comprensione di se stessi, del proprio valore, della forza del proprio campo energetico che supporta il campo fisico; dà modo di avere un contatto diretto con l’insieme del proprio essere e fa sì che ogni azione e decisione della propria vita venga presa con coerenza e serenità. Così che ci si possa approcciare con queste nuove generazioni in modo più equilibrato e si impari ad essere più aperti al confronto, avendo la possibilità della comprensione totale del loro essere.
Autrice
Roberta Mereu, Pranoterapeuta, Operatrice Bioenergetica Metodo Summa Aurea®