Rallentare significa diminuire l’intensità, prendersi il tempo per vivere nel presente. Questa è una necessità fondamentale per i bambini nei loro primi anni di vita, poiché è attraverso la qualità della relazione instaurata con i genitori che imparano a conoscere il mondo. Nella quiete, il bambino impara a conoscere voi e viceversa. Riconoscere i bisogni del proprio bambino lo farà sentire amato e sicuro, creando così le basi per uno sviluppo indipendente.
I momenti più importanti in cui il bambino ha bisogno di estremo amore e gentilezza sono quelli più intimi come prenderlo in braccio, cambiare il pannolino, fare il bagnetto e vestirlo.
Le mani, e quindi il tatto, sono il mezzo attraverso cui il bambino percepirà il vostro amore. Basterà un singolo pensiero negativo del tipo: “oh devo far in fretta perché altrimenti non riesco ad andare in palestra” che verrà percepito dal bambino, causando pianto o disagio. Il bambino non può essere gestito meccanicamente; non è oggetto ma un essere umano come voi. Se, sin dai primi mesi di vita, vi prendete cura dei vostri figli con pazienza e calma coinvolgendoli in quello che si sta facendo, insegnerete loro a fidarsi di voi. Movimenti meccanici richiedono, molto spesso, l’uso di un po’ di forza con l’obbiettivo di finire il prima possibile ciò che si sta facendo, senza dare la possibilità di godervi il momento. Questi movimenti trasmettono al bambino impazienza e, a volte, indifferenza.
Oltre alle mani, anche il tono della vostra voce gioca un ruolo fondamentale nel far sentire al sicuro il vostro bambino. Un tono di voce pacifico e amichevole, e parlare al bambino descrivendo cosa si sta facendo, farà la differenza. Ad esempio, dire: “ora ti asciugo la gamba destra, poi la sinistra… oh, la mamma ha messo il pannolino al contrario, sono un po’ distratta oggi!”, oppure, esprimere i propri stati d’animo del tipo “sai mamma è un po’ stanca oggi, ci facciamo un po’ di coccole dopo cena?” rende il bambino partecipe e aiuta a instaurare un rapporto basato sulla fiducia e amore reciproco. Questo permette anche al bambino di sapere cosa sta per succedere, dandogli il tempo di adeguarsi e partecipare, promuovendo rispetto e cooperazione. Inoltre, la routine aiuta il bambino a sapere in anticipo le attività della giornata, come mangiare e fare il bagno, fornendogli ulteriore sicurezza.
Un altro aspetto vitale nei primi anni di vita è l’autonomia del bambino. Ogni bambino è in grado di svilupparsi da solo senza un aiuto attivo esterno. Ogni bambino ha un proprio ritmo di sviluppo che deve essere accettato.
I bambini si girano solo quando sono pronti a farlo. Lo stesso vale per gattonare, alzarsi o muovere i primi passi. Essi non dovrebbero mai essere messi in una specifica posizione finché non sono in grado di farlo da soli.
L’uso di girelli, passeggini etc. o qualsiasi attrezzatura che incoraggiano il bambino a essere passivo dovrebbero essere limitati al massimo.
Il compito dell’adulto è quello di imparare a conoscere i bisogni del bambino, creare l’ambiente giusto con i giocattoli adeguati e intervenire solo quando necessario durante i momenti di gioco intrapresi dal bambino. Anche nei momenti di frustrazione, è importante dare al bambino il tempo di superare le difficoltà da solo, permettendogli di imparare a contare su sé stesso.
Ci sono giocattoli speciali di Pikler che supportano il gioco libero attivo tra cui:
- il triangolo Pikler
- un arco per arrampicarsi
- una scala ad arco
- un tunnel
Tutti questi arredi stimolano i bambini a esplorare e a sviluppare le loro capacità motorie. Materiali come blocchi da costruzione, stoffe o palline danno ai bambini l’opportunità di sviluppare le proprie idee nel contesto del gioco libero.
Fidarsi dell’adulto che si prende cura di loro permette ai bambini di sviluppare fiducia in sé stessi e nell’ambiente circostante. Questa fiducia, combinata con la libertà di esplorare il mondo, è essenziale per il loro sviluppo adeguato. Questi concetti sono le fondamenta della pedagogia Pikler e sono strettamente interconnessi, non potendo esistere l’uno senza l’altro. Rallentare per crescere significa prendersi il tempo di vivere con amore e attenzione ogni momento con il proprio bambino, creando le basi per un futuro sicuro e indipendente.
“Se diamo ai bambini abbastanza spazio e possibilità per un movimento libero, si muoveranno con la stessa bellezza e grazia degli animali, agilmente, semplicemente, con fiducia e naturalmente” – Emmi Pikler.
Autrice
Roberta L’Erede, Educatrice d’asilo nido, Laurea in Economia, Specializzazione in Economia e Management, Diploma 3 Holistic Baby and Childcare